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Cos’è e quando serve la traduzione giurata o asseverata?
La traduzione giurata è un processo richiesto per conferire valore legale a diversi tipi di documenti in Italia e all’estero.
In pratica rappresenta l’ impegno del traduttore che si assume la responsabilità legale e penale nel dichiarare di aver tradotto bene e fedelmente in conformità all’originale.
Il processo di giuramento (noto anche come asseverazione) varia da paese a paese.
Due sono gli scenari possibili:
1. Documento redatto in una lingua estera da far valere presso un’autorità o altro ente italiano: la prova di autenticità del documento è la legalizzazione della firma di chi l’ha emesso nel paese di origine (apposizione di apostille o altro timbro in base alla convenzione in essere tra Stati), a cui va allegata la traduzione che viene asseverata presso la cancelleria di un tribunale italiano.
2. Documento redatto in italiano e da far valere presso un’autorità o ente estero: anche in questo caso la prova di autenticità del documento è la legalizzazione della firma di chi l’ha emesso (apposizione di apostille o altro timbro in base alla convenzione in essere tra Stati); il documento viene poi tradotto e asseverato presso la Cancelleria di un tribunale italiano e legalizzato in Procura per il paese in cui deve essere fatto valere. Per alcuni paesi e alcune tipologie di operazioni è richiesto il visto dell’ambasciata del paese destinatario in Italia (vedi Paesi Arabi).
I passaggi sono sostanzialmente 3:
Questa prassi, nota anche come asseverazione, comporta la responsabilità legale innanzi al Cancelliere del Tribunale della persona che presta giuramento e della logoService che ne fa la revisione. Nella formula di giuramento si dichiara di “aver bene e fedelmente proceduto alle operazioni al solo scopo di far conoscere la verità”.
La traduzione giurata è rivolta a tre diversi target: